La localizzazione dello studio dentistico.
La presenza dello studio dentistico in una zona ben servita dai mezzi pubblici è ovviamente un punto a favore nella scelta da parte delle persone, al pari della disponibilità di parcheggi nelle vicinanze. Ovviamente nei grandi centri urbani si darà maggior peso ai primi rispetto alla dotazione di parcheggi, date le abitudini differenti. Bisogna valutare dal punto di vista del livello condominiale che esistono alcuni aspetti da non sottovalutare: innanzitutto il regolamento edilizio.
E' importante verificare in anticipo che deve esistere un regolamento che non contenga norme ostative, o magari limitazioni di tipo non concorrenziale, fatte inserire da un altro medico presente nel condominio. Inoltre, per restare in tema di vicinato, è estremamente importante verificare con chi sia confinante l’unità immobiliare: la contiguità con attività di ristorazione, ad esempio, potrebbe crearvi seri problemi a livello di odori.

Dopo aver effettuato quindi un’analisi generale dell’immobile, è opportuno soffermarsi sulla dimensione e sulla sagoma dell’unità immobiliare. Il primo elemento da considerare è sicuramente il numero di finestre presenti.
Esiste a livello nazionale una norma generale sui luoghi di lavoro: ogni locale che ospita attività lavorative deve essere illuminato naturalmente. Applicando alla lettera tale disposizione ne consegue che le sale operative devono avere la finestra, mentre la sala d’attesa potrebbe non averla. Ovviamente non sempre tale norma viene applicata in modo lineare. Si renderà pertanto opportuno verificare se a livello locale vi siano regolamenti edilizi o di igiene che consentano o obblighino a diverse interpretazioni della norma. La carenza di aerazione naturale di norma può essere sopperita da un impianto di condizionamento, dotato di idonee prese di aria esterna e di un numero di ricambi sufficienti, ma anche in questo caso è doveroso rapportarci con i suddetti regolamenti. Quindi, a seguito di un’analisi di tali informazioni, sempre che ci sarà la possibilità di valutare se l’immobile esaminato sia dotato di un numero sufficiente di finestre, in relazione al numero di locali che lo studio intende realizzare.
Esiste a livello nazionale una norma generale sui luoghi di lavoro: ogni locale che ospita attività lavorative deve essere illuminato naturalmente. Applicando alla lettera tale disposizione ne consegue che le sale operative devono avere la finestra, mentre la sala d’attesa potrebbe non averla. Ovviamente non sempre tale norma viene applicata in modo lineare. Si renderà pertanto opportuno verificare se a livello locale vi siano regolamenti edilizi o di igiene che consentano o obblighino a diverse interpretazioni della norma. La carenza di aerazione naturale di norma può essere sopperita da un impianto di condizionamento, dotato di idonee prese di aria esterna e di un numero di ricambi sufficienti, ma anche in questo caso è doveroso rapportarci con i suddetti regolamenti. Quindi, a seguito di un’analisi di tali informazioni, sempre che ci sarà la possibilità di valutare se l’immobile esaminato sia dotato di un numero sufficiente di finestre, in relazione al numero di locali che lo studio intende realizzare.
